RiC_FareChiarezza

RAVENNA IN COMUNE. I SOCIALISTI CHIEDONO DI FARE CHIAREZZA 

Abbiamo ripetuto fino alla noia che la nostra scelta di aderire e sostenere Ravenna In Comune si limitava al suo essere esclusivamente una Lista civica. Non è infatti rispettoso delle variegate sensibilità politiche ed ideali che vi concorrono trasformarla in una sorta di movimento nazionale organicamente impegnato su temi di carattere generale o addirittura con implicazioni di politica estera, che sappiamo benissimo dividerci nell’appartenenza a diversi schieramenti politici. Si introducono così, surrettiziamente, questioni che non ci trovano d’accordo, né sul merito né sul linguaggio e sul modo di manifestarle.

Non è neppure accettabile che qualcuno decida per tutti con quali altre liste, movimenti e formazioni politiche, locali o meno, Ravenna In Comune debba intessere relazioni privilegiate, senza avere la sensibilità di interpellare preventivamente i partiti e movimenti politici che la compongono, per ottenerne la convinta condivisione.

Abbiamo anche più volte avvertito che “tutto il potere all’Assemblea” è un metodo tutt’altro che democratico, in quanto inidoneo a rappresentare correttamente le opinioni di tutti. Ma soprattutto favorisce la costituzione di piccoli gruppi informali ed auto referenziali che controllano, senza alcuna vera delega, la formazione delle decisioni. È infatti fin troppo facile, in un confuso assemblearismo, esautorare quanti non vi si adeguino, nella vana pretesa di invocare forme, più definite ed autorevoli, di rappresentanza delle varie espressioni politiche. Espressioni politiche che, in una Lista semplicemente civica, andrebbero in ogni caso rispettate anche quando fossero in minoranza, lasciando da parte ogni vocazione egemonica.

Persistendo questo stato di cose, non potremmo più a lungo riconoscerci in un percorso comune. Continueremo però – testardamente – a rivendicare di volere essere rappresentati nelle istituzioni locali da chi anche noi abbiamo concorso ad eleggere.