PUBBLICHIAMO IL N. 9 DI SETTEMBRE 2018 DE il puntO
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da questo numero vi proponiamo
UNA GIORNATA STORICA
La relazione della parlamentare Judith Sargentini* al Parlamento europeo ha ottenuto l’approvazione, con la maggioranza dei due terzi, di attivare la procedura di sanzioni prevista dall’art.7 del Trattato Ue nei confronti dell’Ungheria accusata di mancato rispetto dei valori dell’Unione Europea: gravi minacce allo stato di diritto, alla democrazia e violazioni dei diritti fondamentali in uno Stato membro. A chiusura del suo intervento, la Sargentini aveva affermato: “Orban ha intimidito gli oppositori del suo Paese, imbavagliato i media non allineati, limitato il settore accademico, sostituito i giudici indipendenti con giudici più vicini al regime, reso la vita difficile alle organizzazioni non governative. Noi tutti abbiamo il compito di tutelare i cittadini europei per farli vivere nei valori della solidarietà, della parità tra uomini e donne e della giustizia, come recita l’articolo 2. Siamo guardiani dei trattati e dobbiamo proteggere il diritto dei cittadini europei a vivere in società democratiche. E’ giunto il momento di operare una scelta importante. Agire è nostro dovere”.
La storia ricorderà questa giovane donna per essere riuscita dove nessuno finora aveva osato. È la prima volta che il Parlamento europeo invita il Consiglio ad agire contro uno Stato membro. Colei che in una tiepida mattina di settembre ha messo all’angolo uno dei più controversi leader europei. Autrice del report presentato lo scorso aprile alla commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni del Parlamento, con il quale il Paese magiaro è stato messo sotto accusa. Una grande occasione per aprire una nuova fase storica per l’Europa che ancora una volta non verrà colta.
*L’europarlamentare olandese, di origine italiana Judith Sargentini è attualmente la voce di punta del Partito Sinistra Verde, di orientamento eco-socialista. Una formazione fondata nel 1991, nata dalla confluenza di quattro distinti soggetti politici: ilPartito Socialista Pacifista, il Partito Comunista dei paesi Bassi, il Partito dei Radicali e il Partito Popolare Evangelico. All’età di 15 anni aderì alle file giovanili del Partito Socialista Pacifista. Ha lavorato per diverse ONG, dal 2001 è stata coordinatrice internazionale delle campagne di sensibilizzazione sui problemi relativi al commercio internazionale dei “diamanti insamguinati” e al finanziamento delle guerre in Africa. Dal 2003 al 2007 ha operato come lobbista all’Istituto olandese per il Sudafrica. Dal 2007 è consulente per Eurostep, l’alleanza europea di organizzazioni per la cooperazione allo sviluppo. Nel 2013 ha vinto il premio di politico equo dell’anno per il suo impegno.
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nella foto: Judith Sargentini commossa dopo il voto del Parlamento europeo